lunedì 13 Ottobre 2025 - Anno 34

QUEI POTERI

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Visto dalla parte del cittadino comune.
Da tempo noi cittadini mediamente acculturati e mediamente padroni della materia, ci accorgiamo dalle quotidiane notizie dei media, che è in corso, da anni, un duro scontro tra due poteri dello Stato, quello Legislativo e quello Giudiziario.
Questi due poteri, facenti capo al Governo ed al Parlamento da una parte ed alla Magistratura ed ai suoi organismi dall’altra, sarebbero costituzionalmente indipendenti. E qui usiamo il condizionale perché da tempo questa presunta indipendenza  sembra mancare, o meglio, uno dei due poteri cercherebbe di prevalere sull’altro più o meno nascostamente. E questa è l’impressione che il nostro cittadino, mediamente colto e  mediamente preparato, ha della situazione.
Ora, costituzionalmente, sarebbe il Potere Legislativo a dettare le Leggi ed il potere Giudiziario a metterle in esecuzione, andando ad intervenire laddove e quando verifichi una incongruenza tra le leggi vigenti e la loro applicazione, anche in capo ad altri poteri dello Stato.
Ma è proprio qui che si vanno a verificare i maggiori attriti  tra le due forze in gioco e cioè quando, e non raramente, il solito cittadino mediamente acculturato e mediamente attento a ciò che gli accade intorno, ha l’impressione che si usino certe armi (leggi avvisi di garanzia) che vanno a colpire personaggi del mondo politico che poi, nella stragrande maggioranza dei casi, risultano completamente estranei all’ipotesi di reato loro paventata.
Ora, se noi andiamo a paragonare questi due poteri a due sfere che non collidono tra di loro, percepiamo che una delle due starebbe entrando nello spazio dell’altra per sminuirne l’operato ed indirizzare le cose in maniera diversa da quello voluto o preso come inizio di un percorso politico in funzione di una determina situazione cui fare fronte. E spesso questi “avvisi” giungono in precisi momenti, in precise situazioni nelle quali la politica o il Governo in carica si trovano a dover prendere delle decisioni, non già contro la Legge o la costituzione, ma per contrastare fatti che oggettivamente hanno creato e creano motivi di tensione sociale.
Il nostro cittadino medio è in grado di discernere se e quando una cosa deve essere fatta nel supremo interesse della Nazione, anche  in contrasto con uno dei tanti Superiori Ordini Giudicanti, ma sempre nell’ottica di una salvaguardia della Nazione, della salvaguardia della sicurezza pubblica.
Se, ad oggi, una delle due parti cerca di far passare una Legge che disciplini in maniera diversa il Potere Giudiziario, piaccia o no lo fa in funzione delle prerogative che le sono proprie e non certo per “osteggiare” qualcosa o qualcuno.
Lo sviluppo del discorso a questo punto si fa difficile poiché il nostro cittadino medio percepisce che da un lato ci si voglia meglio tutelare in ambito dell’indipendenza dei due poteri e dall’altro non si voglia perdere quella specie di “imperscrutabilità”  ottenuta sempre e comunque, di un certo operato che, anche in caso di palese inesistenza di qualsivoglia reato, cerca di procedere comunque e di creare nell’opinione pubblica un “qualcosa” che facendo annusare l’aria farebbe sentire odore di bruciato anche se non di un  incendio si tratta, ma di un semplice cerino acceso e spento.
La stampa, sempre al corrente dei fatti spesso prima dell’interessato, ed i media, sempre pronti a rilanciare notizie “bomba”, sempre in possesso di documenti o notizie che non dovrebbero avere, si impegnano, a seconda della parte politica che sostengono, a condannare prima di un processo o ad assolvere a priori, in base a teorie spesso fantasiose ed a notizie, che come un’anguilla sono volate fuori dal secchio che le doveva custodire.
Tutto questo e molto altro non giova a nessuno perché nessuno può o potrebbe sentirsi “sopra” gli altri, nessuno potrebbe o dovrebbe sentirsi in diritto di fare un qualcosa per modificare un qualcos’altro che legittimamente qualcuno sta facendo, a meno che non si tratti di un qualcosa che va contro la costituzione o le vigenti Leggi. Ma anche in questo malaugurato caso, ad oggi a memoria non verificatosi, c’è sempre il “filtro” della firma del Capo dello Stato “garante” della Costituzione che, anche in virtù dell’Art. 87, comma decimo ed Art. 104 comma secondo della nostra Costituzione è il Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, massimo Organo del Potere Giudiziario.
Questa cosa il nostro cittadino medio se la è andata a cercare per vedere e capire come le cose dovrebbero funzionale e per vedere e capire chi,  come è perché in questo sistema apre o aprirebbe delle “falle”, si gioverebbe di un certo potere quasi insindacabile per provare ad indirizzare le cose in modo diverso, quasi a sentirsi autorizzato a “porre rimedio” ad un qualcosa che a qualcuno sembrerebbe non tornare. E di questi fatti in nostro cittadino medio ne ricorda parecchi in passato, fatti che come un fuoco di artificio sono improvvisamente esplosi ad illuminare la notte con grande frastuono e grande luminosità, ma che poi, dopo pochi secondi, hanno fatto riemergere sia la notte che il silenzio.

Pier Marco Gallo

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