venerdì 14 Novembre 2025 - Anno 34

INTELLIGENZA ARTIFICIALE. SARA’ TUTTO ORO QUELLO CHE…

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Utilità, limiti e pericoli.
INTELLIGENZA ARTIFICIALE. SARA’ TUTTO ORO QUELLO CHE…

Da tempo se ne parlava, ma poi la cosa ci è scivolata sopra dapprima come un qualcosa di eccezionalmente utile e poi, viste le prime applicazioni, anche un potenziale rischio di cadere in trappole mediatiche solo virtuali, con conseguenze facili da immaginare.
In verità poco ne conosciamo di questo “fenomeno” per svariati motivi il primo dei quali che ci resta più semplice ragionare con la nostra testa che fidarci ciecamente di un “qualcosa” che tutto dovrebbe sapere e risolvere in brevissimo tempo.
Tempi addietro, anni addietro esistevano le “Enciclopedie” insieme di volumi nei quali veniva raccolta bona parte se non tutto delle scibile umano, periodicamente arricchite con volumi di aggiornamento…tempi addietro…
Ora, con una semplice applicazione sul cellulare si entra in questo “mondo” che sa rispondere ad ogni richiesta e rendere un immagine qualsiasi nostra fantasia sia positiva che negativa. Semplice da raggiungere, alla portata di tutti senza alcun costo e disponibile a risolvere ogni problema, anche il più difficile e complesso.
I campi di applicazione potrebbero e saranno illimitati, dall’espletamento di lavori da parte di macchine appositamente create, alla risoluzione di problematiche complesse che forse richiederebbero anni anche con le moderne tecniche. Ma il campo di applicazione maggiormente interessante e verso cui sembrerebbe muoversi l’industria sarebbe quello di produrre a basso costo quantità enormi di “cose”, poiché le macchine non hanno necessità di riposare, di rifocillarsi, di andare in ferie e tante altre cose delle quali l’uomo lavoratore ha necessità. E, a dire il vero, di automatismi nell’industria ed in altri settori ve ne sono già molti che hanno significato l’eliminazione di posti di lavoro.
Ma l’elemento principale di questa “intelligenza” è quello di trovare una pronta risposta ad ogni quesito, ad ogni interrogativo, dal più semplice al più complesso. Questa cosa nel tempo potrebbe portare le persone a ragionare sempre di meno a non impegnarsi in qualsiasi ambito per risolvere delle problematiche magari le più semplici, tanto con un clic ed una domanda il problema si risolve. Ma tutto questo è giusto? E’ sempre e comunque conveniente? E dove porterà nel tempo, ad una società gestita dalle macchine o da poche menti che queste macchine sapranno alimentare?
Non paiono, così ad un primo esame proprio domande peregrine o stupido rifiuto di una progredire che  sembra inarrestabile e migliorerà la nostra esistenza.
Veniamo allora ad una prima conclusione, magari semplicistica. Utile si, praticabile si, indispensabile forse, di necessità assoluta no. Nel momento in cui l’uomo non saprà più mettersi al centro delle cose o sarà in balia delle cose che ha creato qualsiasi deriva sarà possibile in positivo ma anche in negativo. Ricordiamo la scoperta della polvere da sparo in Cina secoli fa, usata per i fuochi d’artificio e poi divenuta veicolo di morte quando applicata alle armi da fuoco. Ricordiamo la bussola inventata da Flavio Gioia, strumento utile per la navigazione che ora si avvale dell’ausilio di satelliti che sanno esattamente dirci dove siamo e come diceva non molto tempo fa un Comandante di nave Mercantile “oggi per navigare basta un telefonino, è tutto il resto che è difficile. Ma se in un domani si fosse costretti a navigare con la sola bussola ed orientarci con le stelle ed il sole, ne saremmo ancora capaci?
Quindi ad una prima valutazione si potrebbe dire che il nuovo ben venga se ci aiuta, se ci fa faticare di meno, ma cerchiamo anche di avere sempre un piano “B”, una soluzione alternativa pronta al bisogno perché è proprio per questa possibilità che l’uomo, l’umanità si è evoluta e nei secoli ha preso il sopravvento su tutte le altre specie viventi sulla Terra.
Poi non va dimenticato che anche con l’intelligenza Artificiale, come per tante altre cose, la criminalità sa giostrarsi assai bene, sa creare i presupposti per truffare, ricattare,far balenare luci che tali non sono, anzi lo sono solo per chi queste luci sa rendere attraenti per il proprio bisogno.
Un nostro vecchio insegnante di elettronica dell’Accademia Navale di Livorno, già all’inizio degli anni ‘70 ci raccontava che nell’elettronica ed i altre applicazioni ad ogni “positivo” può opporsi il suo esatto negativo per annullarlo e quindi vi doveva essere una continua corsa verso l’innovazione. Ed erano gli anni in cui ancora non si sentiva parlare di cellulari e di computer e poco si diceva di satelliti, droni, missili e via discorrendo.
Questo per significare che è bene accettare l’evoluzione se questa ci porta a stare meglio, ma attenti a  che questa evoluzione elimini il fattore umano, che pochi o quasi nessuno possano più lavorare ed allora di che si vivrà? Come riusciranno le persone con sempre meno lavori cosiddetti “umili” a sopravvivere quando questi umili lavori li faranno delle macchine?
Non è e non sarà un problema da poco perché già oggi molte realtà che davano da vivere alle famiglie non esistono più, molte attività commerciali  a conduzione familiare sono state annullate dall’evento dei supermercati, molte attività artigianali sono state soppiantate dalla grande industria, dalla grande creazione e dalla capillare distribuzione sul territorio.
Ma non sarà e non dovrà essere il solo pessimismo o la sola idea di una soluzione per ogni cosa, creata da altri, a farci stare sereni o stressati. Sarà e dovrà essere la creatività la versatilità nel proporre idee nuove, soluzioni magari mai pensate, ambiti di lavoro dove l’uomo possa essere ancora centrale, poiché il miraggio od il credere che il futuro ci riserverà poco lavoro e molto divertimento, sarà un gran brutto risveglio…

PIER MARCO GALLO

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