Ecco una bella notizia che, tra tanto altro, unisce Sud al Nord nel nome dell’ITALIA. Protagonista la piemontese, teologa prof.ssa Marilena Ciravegna (nata a Torino nel 1939, già sindaco di Maranzana AT, adesso vive in provincia di Alessandria).
Da questo anno (2025) c’è una novità nell’assegnazione dei premi da parte dell’associazione culturale badolatese: è nato il PREMIO DEL NOME ITALIA nel contesto dell’annuale FESTA DEL NOME ITALIA che viene celebrata ogni 21 giugno dal 2023 nel giorno più lungo e luminoso dell’anno; quel 21 giugno del solstizio d’estate che esalta la luce più splendente non soltanto del sole (aprendo di fatto la stagione estiva mediterranea) ma anche della civiltà italiana e dello stesso nome “Italia” uno dei più antichi, amati e celebrati in tutto il mondo (anche dai nostri innumerevoli emigrati e dalle loro seguenti generazioni). Unica protagonista della prima edizione 2025 del “Premio del Nome Italia” è la docente piemontese (ora in quiescenza) Marilena Ciravegna, descritta in una lunga, lusinghiera ed articolata motivazione che qui di sèguito sintetizziamo. Oltre alla pregiata pergamena, le è stata donata una originale, artistica e preziosa targa di rame incisa dal maestro Filippo Catolino il quale, tra tanto altro, ha avuto una recente collaborazione pure con la casa di alta moda Fendi.
Nata a Torino nel 1939, laurea in Teologia, lungamente docente nelle scuole ed educatrice parrocchiale, la prof.ssa Ciravegna ha al suo attivo parecchie pubblicazioni a stampa tra cui sette romanzi di successo, tutti dedicati all’emancipazione femminile e tutti curati e diffusi da Reverdito editore di Trento. Andata in pensione, è stata per due pieni mandati amatissima sindaca del comune di Maranzana (Asti) dove, tra tanto altro, per contrastare lo spopolamento di quell’antico borgo rurale (e per promuoverlo turisticamente con grande ed utile efficacia) ha inventato (imitata poi da altri paesi italiani) i “babàci” ovvero pupazzi di pezza (manichini a grandezza naturale) che hanno sostituito i cittadini emigrati per ripopolare visivamente e simbolicamente le vie e le piazze altrimenti deserte, pure come civile protesta per l’agonia delle piccole comunità, su cui proprio nello scorso marzo 2025 la Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento per le politiche di coesione e del sud) ha emesso il controverso “PSNAI – Piano strategico nazionale per le aree interne”.
La professoressa Marilena Ciravegna ha sempre dichiarato di “avere il cuore tricolore” e di voler sempre e comunque servire l’Italia (come educatrice, scrittrice, semplice cittadina ed amministratrice pubblica, mamma, nonna e bisnonna, pittrice, ecc.) ed anche per questo si è iscritta all’Associazione Nazionale Alpini (Sezione di Acqui Terme, in provincia di Alessandria) di cui condivide i valori umani, sociali e patriottici, sfilando sempre nei loro raduni e cortei. Ha sempre tenuto ad onorare il sacro nome di “Italia” specialmente nella continuità intergenerazionale.
PREMIATA DOCENTE PIEMONTESE IN CALABRIA
