“Ora lo abbiamo scritto anche sul cartello” dichiara Franco Prati, consigliere comunale di Castellazzo Bormida.
“Il nostro è un paese ricco di storia, di arte religiosa, un antico crocevia delle vie romane e custode di un patrimonio unico che merita di essere valorizzato, accanto alla sua solida vocazione agricola.
Ma nel cuore di Castellazzo batte da sempre una devozione speciale: quella per la Madonnina dei Centauri. Un simbolo che ha unito generazioni di motociclisti, divenendo nel corso del Novecento un punto di riferimento internazionale.
Una tradizione nata negli anni del secondo conflitto mondiale, con lo spirito di portare un messaggio di pace tra le nazioni in guerra. Oggi, più che mai, quel messaggio è attuale.
Ottant’anni di raduni, profonda fede nella fratellanza: quella tra la Madonnina di Castellazzo e il mondo delle due ruote.”
Castellazzo Bormida in provincia di Alessandria, Viale Madonnina dei Centauri.
Scheda storica:
La storia della Madonnina dei Centauri ha radici lontane nel tempo.
Nel 1630 una grave epidemia di peste colpì duramente i cittadini di Castellazzo Bormida.
I superstiti dedicarono una cappella campestre alla Madonna, tutt’ora esistente all’interno del santuario.
Sin da allora la Madonnina veniva invocata dai Castellazzesi in tutte le occasioni di difficoltà, da visitare la galleria delle “G.R.”.
Ma come ha fatto la Beata Vergine della Creta a diventare la Madonnina dei Centauri?
Questa è tutta un’altra storia, che ha inizio in tempi più recenti e che coincide con la storia del Moto club di Castellazzo Bormida.
Nell’inverno del 1933 il farmacista di Castellazzo, dottor Marco Re, e un fabbricante di ghiaccio, Giovanni Moccagatta, amici con la comune passione per le due ruote, decisero di partecipare al “Raduno dei Centauri” di Roma del 24 maggio dello stesso anno e insieme a altri 7 motociclisti castellazzesi sfilarono per via dei Fori Imperiali alla tassativa velocità di 80 km/h, unitamente agli altri 10.000 partecipanti al“Raduno dei Centauri”.
Il 2 marzo del 1934 l’allora Presidente Marco Re proclamò la Beata Vergine della Creta Patrona del Moto club. Negli anni successivi il moto club vide crescere il numero dei suoi iscritti e la sua vita sociale fu sempre molto attiva.
I soci parteciparono a molti motoraduni. L’8 settembre 1946 a Castellazzo si tenne il primo “Convegno motociclistico internazionale della Madonnina dei Centauri”, che vide la partecipazione di molti nomi importanti del motociclismo italiano e straniero, ma soprattutto delle cinque delegazioni di: Svizzera, Francia, Spagna, Belgio e Germania.
Dall’anno successivo il motoraduno fu ufficialmente iscritto nel calendario internazionale. Il 6 marzo del 1947 giunse da Roma la tanto attesa notizia: con il Breve Apostolico 17/47 dell’11 febbraio 1947 il pontefice Pio XII proclamava la Beata Vergine della Creta che si venera nel santuario di Castellazzo Bormida PATRONA DEI MOTOCICLISTI.
Come ogni anno la seconda domenica di luglio, nel 2025 sono 80 anni di raduni internazionali, che i motociclisti si incontrano, per celebrare anche all’estero, nelle rispettive nazioni, la Santissima patrona della Beata Vergine della Creta.
CASTELLAZZO BORMIDA: IL PAESE DEI CENTAURI







