Ci sono tante modalità di baci: furtivi, teneri, timidi, avidi e passionali. Ci baciamo di nascosto, in pubblico, quando il sole scalda l’asfalto e anche sotto un cielo stellato.
I personaggi delle storie lo fanno per svegliare principesse o trasformare rospi.
Ci sono anche baci di fidanzamento e persino baci di tradimento, come quello di Giuda a Gesù.
In un modo o nell’altro, i baci producono una reazione fisiologica che coinvolge centinaia o migliaia di messaggi neuronali. Possono anche causare euforia o eccitazione sessuale.
Una scatolina piena di essenze che non possiamo ignorare ogni volta che viene aperta.
I bambini in genere ricevono diverse richieste di baci al giorno, molte delle quali soddisfano con vero piacere. Tuttavia, a volte subiscono anche la tirannia degli adulti che trovano difficile rispettare chi dice di no.
Nessuno dovrebbe essere obbligato a baciare. In questi casi il bacio perde gran parte della sua essenza e può persino minare l’assertività dei più piccoli.
Gli adolescenti sono forse quelli che danno più importanza ai baci. Si interrogano su come si bacia e quali emozioni si provano. Anche dopo aver incontrato la persona che ritengono appropriata per dare il primo bacio, possono attendere prima di fare quel passo, un gesto importante carico di significato.
Il primo bacio non si dimentica mai, è successo a tutti noi: con la persona pensata o con un’altra, al momento giusto o in quello più disastroso.
Non perché fosse un bene o un male – qualsiasi attività si perfeziona con la pratica, e il bacio non fa eccezione – ma per l’eccitante anticipazione di quel momento.
Ciò nonostante, gli adolescenti sono fortemente influenzabili. Secondo studi recenti, un brutto primo bacio può essere sufficiente per porre fine a una relazione promettente.
Alcuni ricercatori pensano che l’atto di baciare sulle labbra sia nato con un’utilità evolutiva facilitando il processo di selezione del partner.
Il bacio incarna letteralmente la conoscenza fisica e mentale più intima che si possa sperimentare di una persona, in quanto proprio attraverso la bocca gli amanti trasmettono l’un l’altro una serie di informazioni chimiche, olfattive e tattili che consentono di intuire se la relazione è destinata a progredire.
Con un bacio si scambiano numerose informazioni, in modo da accettare o scartare la persona in brevissimo tempo. Entrano in gioco il tatto, l’olfatto e il linguaggio non verbale, come l’inclinazione del viso, che adottiamo inconsciamente.
Possiamo definire i baci come una vera e propria medicina per l’anima, sono terapeutici, migliorano l’umore, stimolano la creatività, la fantasia e determinano un senso generale di benessere e di omeostasi che coinvolge tutta la dimensione psico-fisica della persona.
Se pensiamo al bacio come il momento di incontro per eccellenza tra gli universi psichici ed emotivi di due persone, quali bisogni effettivi si celano dietro il suo mistero?
Quali richieste e quali domande implicite rivolgiamo all’altro attraverso quegli attimi sacri di cedimento e di abbandono? Da un punto di vista psicologico, l’esigenza di affidarsi ad un’altra persona è sicuramente la più significativa e rappresenta la base da cui partire per la costruzione di una relazione di coppia.
Filippo Chiarlo
Gestalt Counselor Professionale
f.chiarlo@email.it
Bellissimo articolo . Molto veritiero. È proprio così. Con un bacio si può capire le intenzioni più profonde. Peccato che spesso si inizia con tutte le buone intenzioni ma poi ci si perde durante il viaggio…