giovedì 10 Ottobre 2024 - Anno 33

“I TRENI CHE NON ABBIAMO PRESO SONO FERMI NELL’ERBA ALTA”

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Luci soffuse. Un sipario di velluto si apre lentamente. Un’attrice invisibile comincia a recitare in tono poetico, quasi sussurrato. Le parole emergono come eco lontane, sospese nello spazio vuoto del palcoscenico. Il teatro di qualità è nuovamente proposto da “Mutamento Zona Castalia” nelle serate di giovedì 17 e venerdì 18 ottobre all’Asola di Govi in via Valprato a Torino. Un teatro di poesia, un viaggio tra parole e silenzi. Gabriella Dario ci conduce in un mondo sospeso, dove i treni perduti non sono mai veramente lontani – ma ancorati nella nostra memoria – fermi tra l’erba alta. E da li, ci chiamano. In questa scena nuda, senza fronzoli, dove il silenzio ha lo stesso peso della parola, nasce il dialogo.
Non solo con la voce recitante dell’attrice, ma con il pubblico, seduto in sala, tra le ombre. La poesia diventa il nostro treno, la musica la sua voce. Probabilmente nessuno di noi resterà fermo. Salire o restare. Ognuno ha il suo desiderio, ognuno compie la propria scelta. Non importa se il treno sembra immobile, c’è sempre il tempo per prenderlo.
Basta accogliere l’offerta. E’ teatro? Non è teatro? Cosa è il teatro? Le definizioni si sciolgono nel viaggio: l’importante è non restare fermi, anche quando siamo seduti. Gabriella Dario è la voce narrante di “I treni che non abbiamo preso sono fermi nell’erba alta”. La regia è di Giordano Vincenzo Amato, la produzione è di “Mutamento Zona Castalia” in collaborazione con l’associazione “Viaggi con l’Asino”. Il sipario si alza alle 21.00, il biglietto di ingresso costa 8 euro

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