mercoledì 11 Dicembre 2024 - Anno 33

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In questo periodo, si spera, con tutti gli scongiuri del caso, di quasi di post pandemia, si va sempre più scoprendo che la comunicazione tra le persone e qualsivoglia attività, ha subito una profonda trasformazione.
Se sino a qualche anno fa si poteva, con una semplice telefonata, raggiungere quasi tutte le persone sia di Enti pubblici che di attività private, oggi si scopre che il “parlare di persona” sta diventando un problema, sia che si voglia raggiungere un ufficio della Pubblica Amministrazione sia per una diversa pratica di qualsiasi tipo, come ad esempio stipulare un contratto per la fornitura di energia.
Dopo un faticosissimo e non sempre certo contatto via telefono o di persona ci si sente dire che bisogna “entrare nell’area dedicata scaricando una semplice app”.
La semplice App, per il mondo dei giovani è probabilmente pratica usuale e semplice essendo gli stessi dotati di telefono cellulare di ultima generazione e di cui conoscono tutte le più segrete vie.
Ma per quella non esigua parte della popolazione che porta in capo capelli bianchi o ne conserva pochi, questa semplice pratica si presenta irta di difficoltà e spesso irrisolvibili, vuoi per il possesso di un telefono cellulare inadatto, vuoi per la poca pratica del “virtuale” e vuoi per una difficoltà a gestire un cambio di mentalità avvenuto in tempi troppo brevi e senza un “secondo binario” con il quale operare.
Si arriva anche al paradosso quasi “da Totò e Peppino” quando ci si sente ripetere da solito “disco” che si sarà messi in contatto con “operatore virtuale” al quale rivolgere la domanda. E qui inizia la tragicommedia per il malcapitato di turno.
Domanda: “Mi metta in contatto con un operatore” Risposta” non ho capito, mi rifaccia la domanda. Risposta”.
Mi faccia parlare con un operatore umano ”Risposta “Non ho capito la domanda”. Allora il tono si inizia ad alzare di livello.”Voglio parlare con un operatore. Capito?”
Risposta: “Non ho capito la domanda” replica l’impassibile voce femminile registrata.
Ed allora ci si lascia andare agli sproloqui più indicibili mentre l’imperturbabile vocina ripete paziente “Mi rifaccia la domanda” Dopo l’ennesimo sproloquio si mette giù sconsolati con la segreta speranza, vana, che al successivo tentativo un pietoso “operatore umano” faccia sentire la sua voce.
Il Sig. Ministro (di cui per bontà d’animo tacciamo il nome) che tali nefaste procedure sta incentivando, ha forse dimenticato che una consistente percentuale dell’italico popolo non ha una mail e tantomeno un cellulare di ultima generazione di cui non saprebbe fare un buon uso. Possiede un cellulare vecchia maniera quelli che servono solo per fare e ricevere telefonate ed al massimo inviare qualche raro messaggio.
Ed anche qui il nostro paziente e tenace Ministro ci “informa che” ognuno di noi ha un figlio, un nipote, un amico, un vicino di casa che potrà assecondare i nostri bisogni e venire incontro alla nostra non virtuale ignoranza in questo ambito.
Nulla di più errato: i rarissimi casi di preoccupazione di tali persone verso il malcapitato anziano sono talmente rari che queste persone potrebbero aspirare alla beatificazione già in vita!
Quindi, ad esempio per le vaccinazioni, dopo mesi si scopre che una buona parte di over 80 ed anche chi a tale bella età si sta avvicinando, non sono stati in grado di accedere alla App per farsi al prenotazione e quindi stanno ancora attendendo che il medico di famiglia, il famigerato figlio, nipote o vicino, si attivi per loro. Viene da credere che, specialmente in questa circostanza mettere su dei robusti “call center”, magari popolati da percettori del “Reddito di Cittadinanza” non sarebbe stata idea peregrina ed avrebbe potuto venire incontro ad una buona percentuale di persone, magari quelle più fragili e che si è sbandierato dovevano essere vaccinate con buona celerità.
Siamo certi che dalle nostre righe traspare una buona dose di sarcasmo; ce lo vogliamo concedere, anche per non andare sul pesante e denunciare sempre le solite cose che si mettono in atto senza pensare a tutti, ma proprio a tutti gli italiani che non provengono da mondi alieni, ma l’italico suolo calpestano dalla nascita e si sforzano di avere una qualità di vita decente alla faccia delle App, dei Ministri all’innovazione Tecnologica ed anche alla faccia dei figli, dei nipoti, dei vicini che di dar loro una mano non pensano proprio, anzi come si dice, con tutto quello che hanno da fare, tempo per altre cose non ne trovano. Le tasse, e tante, le paghiamo tutti quindi per favore lasciateci parlare con “un operatore umano” lasciateci spendere in santa pace un poco di contanti, liberateci da quegli orribili ologrammi che compaiono su tanti fogli e teneteci lontane le App, che di mal di testa e di pancia ne soffriamo già abbastanza anche senza di loro.

Pier Marco Gallo

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