sabato 27 Luglio 2024 - Anno 33

“L’UOMO CHE PIANTAVA ALBERI”

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PREMIO ACQUI AMBIENTE: “L’UOMO CHE PIANTAVA ALBERI”, SPETTACOLO TEATRALE

Il Premio Acqui Ambiente promuove iniziative per un giusto equilibrio tra esigenze economiche, sociali e ambientali delle generazioni presenti e future. Il Premio prevede interventi diversificati nel genere e nella forma. Con questo obiettivo, venerdì 30 giugno alle ore 21,00 l’Amministrazione Comunale offre al pubblico L’uomo che piantava gli alberi, spettacolo teatrale ideato da Maurizio Cabona e Alberto Oliva, diretto da quest’ultimo e interpretato da Daniela Piazza, con la partecipazione della danzatrice Gaia Longeri. Sede: il Teatro Romano di via Scatilazzi, in Acqui Terme. In caso di pioggia lo spettacolo avverrà nella sala Ex Kaimano alla stessa ora.  “Il teatro – dice l’Assessore alla Cultura, dottor Michele Gallizzi – può rivelarsi molto utile alla comunicazione ambientale, oltre che strumento di educazione e sensibilizzazione civica”.
In forma di monologo, L’uomo che piantava gli alberi è tratto dall’omonimo racconto dello scrittore provenzale Jean Giono (Manosque 1895 – 1970), nipote di un mazziniano piemontese esule in Francia e figlio di un calzolaio. Giono giunse alla fama a fine anni ’20 del ‘900, con la trilogia romanzesca del dio Pan (Collina, Uno di BaumugneRisveglio), esaltazione della vita naturale, del mito classico, della speranza.
L’uomo che piantava gli alberi – che Oltralpe è stato narrato da Philippe Noiret – è un caposaldo della letteratura francese. Fu edito nel 1953, opera antesignana, dedicata all’ambiente, prima che questo divenisse tema di stringente necessità. Daniela Piazza raccoglie quindi l’eredità del grande attore francese, in Italia noto per i film Amici miei e Amici miei 2 di Mario Monicelli.
Durante una passeggiata in Provenza, una donna incontra un pastore di poche parole, che vive con le pecore e il cane. Nonostante semplicità e solitudine, il pastore sta compiendo un’impresa silenziosa, che cambia il paesaggio: pianta ogni giorno cento ghiande per migliorare il luogo desolato in cui vive, facendo crescere una foresta. In tre anni ha piantato centomila ghiande e si aspetta che ne nascano diecimila querce. Con gli anni, la foresta cresce, ma le popolazioni locali attribuiscono il fenomeno a fattori naturali…
Nel 1935 una delegazione governativa visita la zona e la foresta passa sotto la protezione dello Stato. Dopo la seconda guerra mondiale, grazie alla trasformazione del paesaggio, anche il villaggio, che era stato abbandonato, si ripopola. La gente in zona deve gran parte della sua felicità a quest’uomo, mite e taciturno, capace di un gesto assiduo e gentile.
Uno spettacolo, dunque, dove due donne si fanno portavoce di valori fondamentali realizzati da  un uomo.
Daniela Piazza, attrice di successo, volto noto al grande pubblico per le serie TV trasmesse dalla RAI (Una pallottola nel cuore e Incantesimo, per citarne alcune), così come per le interpretazioni nei film La classe non è acqua di Cecilia Calvi, L’ultimo bacio e Baciami ancora di Gabriele Muccino. L’abbiamo vista nei ruoli più diversi, dando prova di bravura e versatilità, ma a colpire in Daniela è la straordinaria dolcezza. E’ stata proclamata Testimone dell’ambiente tempo in occasione del Premio Acqui Ambiente 2019.
Gaia Longeri danza dall’età di tre anni. Ha sostenuto esami della Royal Ballet di Londra ogni due anni e ha danzato al Teatro Nazionale di Milano: è stata la fata dei doni nel balletto Aurora’ e l’Amorino in Don Chisciotte. Il 4 luglio 2018 e il 4 luglio 2019 si è esibita a Villa D’Este per la festa dell’Indipendenza degli Stati Uniti.

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