Interesse e partecipazione il 7 aprile per la prima giornata di prevenzione della Shaken Baby Syndrome promossa da Terre des Hommes e Simeup (Società Italiana di Medicina di Emergenza Pediatrica) con il supporto di Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), Fimp e la Rete Ospedaliera contro il Maltrattamento Infantile. L’iniziativa ha portato per la prima volta in oltre 25 città in Italia, la campagna “Non scuoterlo!” avviata da Terre des Hommes nel 2017 con il sostegno della Rete Ospedaliera contro il Maltrattamento Infantile e Anpas. La Shaken Baby Syndrome, la sindrome dello scuotimento è una forma di grave trauma cerebrale che può avvenire in neonati e lattanti se scossi violentemente.
Talvolta a mettere in atto questa manovra così pericolosa sono gli stessi genitori, estenuati dal pianto del bambino particolarmente intenso nei primi mesi di vita. I volontari insieme agli operatori sanitari sono stati a disposizione dei cittadini per spiegare i pericoli dello scuotimento e come gestire senza rischi il pianto del lattante nei primi mesi di vita, anche con alcune prove pratiche realizzate con l’ausilio di manichini pediatrici.La Shaken Baby Syndrome in un caso su quattro porta a coma o morte del lattante. Altre gravi conseguenze possono essere disturbi dell’apprendimento, disabilità fisiche, danni alla vista o cecità, disabilità uditive, paralisi cerebrale, epilessia, ritardo psicomotorio e ritardo mentale.
Vincenzo Sciortino, presidente Anpas Piemonte:”Siamo felici e orgogliosi di aver accompagnato Terre des Hommes, Simeup, Fimp e la Rete Ospedaliera contro il Maltrattamento Infantile e, a livello locale, la struttura complessa di Pediatria d’Urgenza dell’Ospedale Infantile Regina Margherita, della Città della Salute e della Scienza di Torino e il Presidio Infantile dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria in questa prima giornata nazionale. La prevenzione e la divulgazione scientifica rappresentano i capisaldi per la tutela della salute. Ci auguriamo un ulteriore sviluppo futuro dell’iniziativa, aumentando il numero di piazze coinvolte e di rendere sempre più capillare la comunicazione. Le associazioni Anpas piemontesi sono punto di riferimento nei territori in cui operano e come tali saranno sempre a disposizione per promuovere altri eventi di questo tipo”.