La presentazione del libro con il patrocinio del Comune di Acqui Terme si terrà il 13 maggio alle 18.30 presso Palazzo Robellini. Presenterà e dialogherà col pubblico Bruno Gallizzi. Giuliano Giorgetti nasce a Firenze nel 1949.
Appassionato di cinema, di letteratura e di tennis tavolo ha esordito con la poesia nel 1968. Nel 2005 si dedica anche alla saggistica pubblicando in Toscana “La percezione del mobbing”. Il suo primo romanzo è del 2008: “Via Barbacane 120”.
Seguono “l’Incantatrice”, “Al quinto set” e “La locanda Vittoria”. Indossiamo tutti una maschera che nasconde la nostra vera identità, o parte di essa, e se è così, quali possono essere le ragioni? Ci sono delle occasioni particolari in cui ci sentiamo costretti a indossarla e, soprattutto, ci liberiamo mai definitivamente di questa maschera? Sono queste alcune delle domande che Giuliano Giorgetti ha sollevato con il suo ultimo romanzo, “La Maschera”, un thriller che interroga e si interroga sull’autenticità delle persone, che spesso non si svelano per quello che sono realmente, ma lasciano intravedere solo una parte del loro vero io. Nelle riflessioni sul titolo del libro un’idea iniziale è stata “Persona”, termine che viene dall’antico etrusco e che indica un insieme di corpo, anima e spirito; poi, però, la scelta è andata a “La Maschera” perché, come dicevano gli antichi romani, la maschera e la persona sono due elementi collegati.
Un romanzo in cui i luoghi, quelli in cui si muovono sia il protagonista che il suo amico, dal cui incontro partono tutte le vicende narrate, hanno un ruolo fondamentale e diventano molto di più che semplici cornici o sfondi agli eventi. “Nei miei romanzi – dice l’autore – descrivo sempre luoghi a me noti e cerco anche di dare informazioni per creare curiosità nel lettore. Bisognerebbe sempre viaggiare da viaggiatori e non da turisti, essere curiosi, ritagliarsi spazi per esplorare posti anche meno noti ai turisti per poter instaurare un dialogo e coglierne l’anima, lo spirito, fare incontri con la cultura, le atmosfere, le persone del luogo”. Un libro in cui anche il mistero è un tema centrale: il mistero che spesso avvolge persone, luoghi, episodi della vita che apparentemente non sembrano avere una spiegazione razionale ed è proprio questo aspetto che contribuisce nel libro a tenere alta la tensione e a creare suspence e aspettativa nel lettore. E ancora dalle parole dell’autore:”oltre agli episodi avvolti da un alone di mistero, anche la natura, molto presente nel mio romanzo, ha la sua parte di mistero, ad esempio, la solitudine dei luoghi naturali del nord Europa racchiude un’anima misteriosa che va compresa e decifrata, magari osservando le piante e ascoltando il soffio del vento. Inoltre, nel diario finale, una sorta di racconto nel racconto, il co-protagonista svela all’amico una parte del mistero che avvolge la sua personalità: la maschera a questo punto si apre leggermente, ma non del tutto”.
Benazzo Angelo