Rubrica a cura dell’Avvocato Piera Icardi
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“Buongiorno, ieri il mio datore di lavoro mi ha comunicato che mi deve trattenere la quota di 1/5 dallo stipendio perché ha ricevuto un atto di pignoramento ma come è possibile se io non ho mai ricevuto nulla?!?!?”
Può succedere di attraversare periodi nella vita particolarmente travagliati da non riuscire a dare il giusto peso a ogni evento che ci accade oppure di ignorare volutamente e di far finta di non sapere pensando che, dimostrando disinteresse per qualcosa o qualcuno, i problemi si risolvano da soli.
Purtroppo la maggior parte delle volte ciò non succede, anzi, i problemi si moltiplicano perché la legge non ammette ignoranza.
Ci si ritrova catapultati nella cruda realtà quando si riceve la visita dell’Ufficiale Giudiziario che deve eseguire lo sfratto oppure quando si riceve la comunicazione dal datore di lavoro che ci deve trattenere 1/5 dello stipendio. Dopo è troppo tardi e non c’è legale che possa fare miracoli.
La frase solita è: “ma io non ho mai ricevuto nulla, non sapevo nulla!” Allora l’Avvocato chiama il Collega chiedendo, gentilmente, copia degli atti che, a suo tempo, sono stati notificati al suo assistito e scopre che sono rimasti in giacenza presso l’ufficio postale che, decorso il periodo di deposito, si considerano regolarmente notificati anche se il destinatario non li ha ritirati. Al momento della consegna che, generalmente, avviene per posta, l’addetto, se non trova l’interessato, lascia nella buca l’avviso di giacenza: il destinatario è tenuto a presentarsi in posta, nei giorni e negli orari indicati, per il ritiro della comunicazione.
Se ciò non avviene, decorsi 10 giorni dalla data di deposito presso l’ufficio, la cartolina verde allegata al plico torna al mittente e la notifica dell’atto giudiziario è da considerarsi andata a buon fine; il mittente può portare a termine l’azione giudiziaria intrapresa.
Indipendentemente dal buon esito della notifica, la giacenza dell’atto giudiziario presso l’ufficio continua ha una durata di 180 giorni solari affinché il destinatario lo possa andare a ritirate; decorso questo periodo la busta torna al mittente. Il consiglio è di ritirare SEMPRE l’atto giudiziario per verificare cosa vi è all’interno e poter predisporre, in tempo utile e al meglio, la propria miglior difesa.