sabato 27 Luglio 2024 - Anno 33

IL PREMIO ACQUI STORIA DEDICA UNA SERATA A UGO TOGNAZZI

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IL PREMIO ACQUI STORIA DEDICA UNA SERATA AL GRANDE CINEMA ITALIANO: GIANMARCO TOGNAZZI RACCONTA IL GRANDE ARTISTA CINEMATOGRAFICO INTERNAZIONALE UGO TOGNAZZI

Il Premio Acqui Storia, il concorso storico letterario giunto alla 56ª edizione, propone, nel corso delle proprie edizioni, una serie di eventi culturali che fanno da corollario alla programmazione tradizionale.
“Il Premio Acqui Storia promuove la divulgazione della storia in tutte le sue forme, dimostrandosi sempre attento a valorizzare i linguaggi che nel tempo hanno contribuito a leggerla, interpretarla e veicolarla” – afferma l’Assessore alla cultura dottor Michele Gallizzi.
La storia si manifesta nella straordinaria sedimentazione di civiltà e società, leggibile nei tanti segni conservati nel paesaggio, nelle migliaia di siti archeologici, nelle collezioni d’arte, negli archivi, nelle manifestazioni tradizionali che investono, insieme, lingua, musica, architettura, arti visive, manifattura, cultura alimentare e che entrano nella vita quotidiana ecc., ma il cinema si è dimostrato uno straordinario veicolo di storia e di cultura, una forma di arte popolare e di massa per eccellenza, nel quale i regimi d’Europa hanno sempre riconosciuto un essenziale veicolo di propaganda e di costruzione di valori. Il realismo socialista nell’URSS, il delinearsi di un’importante istituzione quale Cinecittà in Italia, il sostegno delle gerarchie tedesche a film incentrati sull’esaltazione dei progetti nazisti, testimoniano della grande considerazione e dei relativi investimenti concreti e simbolici concentratisi sull’industria cinematografica.
Il Premio Acqui Storia dedica una serata alla cinematografia italiana, che ha sempre svolto un ruolo di specchio della società: in particolare, tra gli anni ’50 e ’60 in un clima di inquietudine sociale, una serie di autori realizzarono film che riflettevano sull’individuo e il suo rapporto con la società, con uno stile e punti di vista originali e fuori dalle logiche di mercato. La commedia all’italiana, tra la fine degli anni ’50 e la metà degli anni ’70, riscosse un grande successo popolare, non solo in Italia. Era un genere che cercava di fondere la commedia classica con la critica sociale e in questo modo offriva un’analisi spesso spietata dei limiti e dei problemi del boom economico in Italia.
Il Premio invita il pubblico a Una sera con Tognazzi, che si terrà giovedì 18 maggio alle ore 21.00 presso il Teatro Ariston di Acqui Terme. Ospite d’eccezione, Gianmarco Tognazzi, in un dialogo continuo tra presente e passato, ci parlerà della cinematografia italiana e condividerà con il pubblico i suoi ricordi del padre, il grande artista internazionale Ugo Tognazzi, che meglio ha rappresentato il cinema italiano nel mondo. Con la regia del noto critico cinematografico e giornalista Maurizio Cabona, Gianmarco proporràuna riflessione critica sulla sua poliedricità, che lo rendeva unico nel panorama del cinema italiano. Il suo modello rappresentativo non era certo l’italiano medio, a lui piacevano i personaggi sopra le righe, la cui quotidianità veniva scossa da eccessi imprevedibili, ad uso e consumo di una maschera facciale capace di cambiare toni ed espressioni in un attimo. Insieme ad Alberto Sordi, Marcello Mastroianni, Monica Vitti, Nino Manfredi, Vittorio Gassman e Totò, Tognazzi è stato uno straordinario protagonista dello spettacolo del nostro Paese, unico sotto molti punti di vista. Ironico, pungente e arguto, l’attore cremonese ha spezzato, attraverso le sue interpretazioni, molte delle ipocrisie della società italiana degli anni Sessanta e Settanta, grazie a ruoli irripetibili e pellicole di fondamentale importanza, diretto da registi come Dino Risi, Ettore Scola, Mario Monicelli e moltissimi altri.
Il suo nome viene portato avanti dai figli Ricky, Gianmarco, Thomas e Maria Sole, nel segno inconfondibile dei Tognazzi.Ugo. La vita, gli amori e gli scherzi di un papà di salvataggioè il libro scritto da Ricky, Gianmarco, Thomas e Maria Sole Tognazzi, edito da RaiLibri che presenta la figura di Ugo Tognazzi, una delle figure più significative e artisticamente complesse del cinema italiano, poiché ha spesso scelto per sé ruoli di confine, provocatori, scomodi, ruoli non solo difficili da interpretare, ma che erano soprattutto sfide lanciate al costume e alla morale della sua epoca. Per tracciare il ritratto tanto professionale quanto privato di questo grande attore ci vengono in aiuto i ricordi dei suoi quattro figli, tutt’ora legatissimi alla sua memoria e alla sua eredità professionale, che grazie al loro privilegiato punto di vista riescono a offrire al nostro sguardo l’immagine inedita di una figura fondamentale e particolarissima del cinema italiano e al contempo quella di un padre con una grande passione per la cucina, che ama godere della compagnia dei suoi amici attori e registi e circondarsi della sua composita famiglia durante le feste di Natale.
Il suo volto, la sua mimica, la sua esuberanza continuano a riempire i nostri schermi.

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