È uscito il decimo romanzo di Alessandro Ghebreigziabiher dal titolo Io, Blu e Rosso, edito da Bette Edizioni.
L’autore, oltre che attore e regista specializzato nel teatro di narrazione, lavora a Roma da 30 anni come docente e animatore teatrale in ambito terapeutico, tra comunità di tossicodipendenti e centri di salute mentale, soprattutto con adolescenti. Questo testo è una sorta di dedica letteraria a tutte le persone che ha incontrato e con cui ha collaborato nel tempo.
Tra i temi centrali del romanzo, oltre alla vita di tutti coloro che lottano con ammirevole impegno per curare il prossimo e, al contempo, guarire se stessi, vi sono l’adolescenza in generale, il difficile compito di ogni famiglia nell’accompagnare la crescita dei più giovani e la speranza di superare i propri traumi, la quale accomuna ciascuno di noi a prescindere dal ruolo.
Venendo alla trama, la protagonista è Simona, una donna che ha un desiderio: stare meglio. Non genericamente bene, o addirittura alla grande, semplicemente meglio di prima. Per far ciò ha deciso di farsi carico della salvezza di due adolescenti, simili e al contempo assai diversi. Per rispetto della privacy, o per mere esigenze narrative, li chiama rispettivamente Blu e Rosso.
Blu è una ragazza di diciassette anni che soffre di depressione ed è dedita ad atti di autolesionismo. Inoltre è sopravvissuta per miracolo al terzo tentativo di suicidio.
Rosso, della stessa età, è un giovane istrionico, logorroico e con tendenze narcisiste, il quale risulta indesiderabile per i compagni di scuola e ingestibile dagli insegnanti.
Simona incontra entrambi in diversi appuntamenti che osserviamo attraverso il susseguirsi dei discorsi e anche dei pensieri di ciascun protagonista. Dal canto suo, la nostra alterna l’impegno profuso nell’aiutare i due alle normali incombenze della vita familiare, tra il marito Carlo, bravo informatico ma meno nelle faccende casalinghe, e il figlio Mattia, bambino super intelligente, talvolta troppo.
Entriamo nel vivo del confronto tra Simona e i due ragazzi nel momento in cui appaiono anche i rispettivi genitori, i quali palesano sin dal primo secondo tutto il proprio malessere.
Con grande fatica e soprattutto investimento personale la protagonista di questa vicenda accompagna i suoi assistiti lungo il difficile viaggio verso la consapevolezza e approfondisce sempre di più le dinamiche nei due nuclei familiari sino a fare emergere ogni segreto.
Tra tutti quello che la lega indissolubilmente a ciascuno degli altri attori in scena. A tratti sarà doloroso, ma alla fine sarà stato giusto. Perché la verità, solo la verità è ciò che può condurci all’obiettivo che conti, come premesso all’inizio. Stare meglio di prima.
Ghebreigziabiher è nato a Napoli nel 1968 e vive a Roma. È autore di circa venti libri, tra cui come detto una decina di romanzi, antologie di racconti brevi, fiabe per ragazzi, testi per le scuole e narrazioni teatrali. Si è laureato in informatica all’Università Sapienza di Roma e all’inizio degli anni ‘90 si è impegnato a svolgere il servizio civile come operatore terapeutico in una comunità per il recupero di tossicodipendenti proponendosi come animatore teatrale. Tale esperienza ha finito per segnarlo profondamente, portandolo a dividere il proprio percorso di lavoro e di studio tra la fredda logica dei numeri e la passione per il sociale e il teatro. Ciò lo ha ulteriormente indotto a compiere in seguito una scelta radicale a favore di questi ultimi.
Fin dall’inizio del proprio cammino artistico, l’autore ha sempre promosso i suoi libri evitando la classica presentazione letteraria, trasformando quest’ultima in uno spettacolo teatrale e, a maggior ragione, sarà così anche in questo caso.
Difatti, oltre alle consuete narrazioni teatrali tratte dal testo del libro e l’accompagnamento musicale dal vivo con una band che vede lo stesso Ghebreigziabiher alla voce, la performance vedrà la partecipazione di persone con cui l’autore ha lavorato nel tempo, tra psicologi, educatori e altre figure professionali e non, invitate a rispondere alla seguente domanda: cos’hai capito dell’adolescenza? Il tutto facendo riferimento alla propria, quella che si incontra negli spazi intimi e più personali, e quella legata alle relazioni professionali e maggiormente formali. La modalità di espressione è stata lasciata ovviamente libera e il medesimo invito verrà rivolto al pubblico presente.
Il tour di presentazione del romanzo “Io, Blu e Rosso” prevede come prossima data quella di sabato 25 novembre alle 18.30 presso la Libreria Lotta. In scena con l’autore ci saranno l’attrice teatrale Cecilia Moreschi, sua compagna anche nella vita, e la Band Carla senza di Noi (Roberto Moreschi alla chitarra acustica, Orfeo Federici al basso e Vincenzo Coratella alle percussioni).
Inoltre, come premesso, la performance vedrà nelle varie occasioni alcune partecipazioni speciali tra cui quelle di Chiara De Nicolo, Carolina Massaccesi, Alessandro Boserman, Riccardo Romano, Rossella Castaldo, Francesca Cristini, Ilaria Colonna, Luca Salvio, Eleonora Fiorenza, Claudia Lilli, Andrea Poliseno e altri, con lo scopo di provare a rispondere tutti assieme al quesito di cui sopra.